Sabato 22 marzo, allo stadio Artemio Franchi di Firenze, durante il Pepito Day, accanto al campione Giuseppe Rossi è scesa in campo anche Antera, storica azienda del G.M.P. Group, specializzata nella produzione di ruote in lega di alta gamma.
In occasione dell’addio al calcio dell’ex attaccante della Fiorentina e della Nazionale italiana, Antera ha scelto di essere presente a una partita a cui hanno preso parte tante stelle del calcio internazionale.
Per un’occasione così speciale, Antera ha voluto sottolineare il legame tra eccellenza sportiva e stile senza compromessi: ad ogni calciatore che ha partecipato alla partita è stato consegnato in omaggio un set esclusivo di quattro ruote Antera, personalizzabili per la propria vettura. Un simbolo condiviso tra chi vive la passione per il lusso e la perfezione.

“Essere qui non significa solo partecipare al doveroso tributo al Pepito, ma un modo per condividere con un pubblico d’eccezione l’essenza di Antera: nessun compromesso tra estetica e prestazione”, ha dichiarato Marco Finazzi, Responsabile commerciale di Antera.
L’atmosfera si è accesa ancor prima del fischio d’inizio: nella zona mista, infatti, volti storici del calcio viola come Sébastien Frey, Luca Toni, Gabriel Omar Batistuta, Juan Manuel Vargas e David Pizarro hanno fatto rivivere i momenti sportivi più belli vissuti accanto all’amico e compagno.
A dare spettacolo sul campo, due formazioni da sogno: il Pepito Team guidato dal cileno Manuel Pellegrini e la Fiorentina di Roberto Dellapina, primo allenatore a credere in Rossi ai tempi del Parma. Emozione pura al gol del Pepito, con il pubblico del Franchi esploso in un boato.
“Con la sua presenza al Pepito Day, Antera ha ribadito un concetto chiave: l’eccellenza non conosce confini. Sia nel mondo automotive sia nello sport, ciò che conta è la capacità di lasciare un segno, di distinguersi per unicità e visione. L’uomo ha inventato la ruota per muoversi, Antera l’ha trasformata per emozionare. Un concetto che si sposa perfettamente con lo spirito della serata: perché il vero lusso non è solo ciò che si possiede, ma ciò che si sceglie di celebrare” ha concluso sempre Finazzi.