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Auto danneggiata dalla grandine? I tre consigli di Carglass

Il fenomeno delle grandinate violente è in aumento. Lo dicono i dati dell’European Severe Weather Databasel’anagrafe europea sul maltempo: in circa dieci anni i fenomeni atmosferici violenti sono triplicati. Nel dettaglio, rispetto a dieci anni fa, le forti grandinate sono passate da un totale di 45 registrate nel 2010 a 187 del 2018, mentre nel primo semestre 2019 sono raddoppiate rispetto allo stesso periodo del 2018.

Anche Carglass® ha fornito un’analisi delle grandinate abbattutesi nell’ultima stagione estiva in Italia, in particolare in Emilia-Romagna e nelle zone di Pescara e Provincia. Il giorno successivo alla grandinata di Modena del 22 giugno scorso, ad esempio, sono stati sostituiti circa 100 cristalli, mentre nella settimana successiva gli interventi sono stati addirittura circa 3.750. Il Call Center Carglass® ha ricevuto 4.000 chiamate nelle sole due ore successive all’evento di Modena e Bologna e oltre 8.200 nei due giorni successivi. A Pescara, invece, dopo la grandinata del 10 luglio, sono stati gestiti 1.069 clienti in tre settimane e i mezzi su gomma di Origlass®, il polo logistico di Carglass®, hanno percorso ben 25.400 km per rifornire i vari centri della provincia coinvolta.

Ma cosa fare in caso di danno da grandine? Ecco i tre passaggi fondamentali consigliati da Carglass®:

  1. In caso i vetri e/o la carrozzeria siano stati danneggiati dalla grandine, la prima cosa da fare è verificare quali tipi di garanzie accessorie sono state sottoscritte insieme all’RC Auto, obbligatoria per legge. La polizza che copre i danni da grandine è definita “eventi atmosferici/eventi naturali” e tutela anche in caso di danni subiti dal proprio veicolo in altre situazioni eccezionali come frane, valanghe e trombe d’aria. In alcuni casi, la polizza eventi atmosferici integra la polizza cristalli per la riparazione/sostituzione dei vetri auto, aggiungendo quindi la copertura per danni dovuti a eventi naturali a quella dovuta per danni involontari causati da terzi o accidentali. Rimangono invece esclusi gli atti vandalici per i quali serve sottoscrivere una polizza specifica.
  2. È importante scattare delle foto o realizzare dei video, così come raccogliere articoli di giornale o bollettini meteo per attestare l’evento grandinigeno e accelerare i tempi di perizia.
  3. Rivolgersi ad un riparatore di fiducia oppure contattare il proprio agente o la propria Compagnia assicurativa/Flotta che provvederanno ad aprire la pratica ed eventualmente ad indirizzare l’assicurato verso un riparatore. Tempestività, professionalità e sicurezza dell’intervento, sia esso ai vetri o alla carrozzeria, rappresentano gli aspetti fondamentali del perfetto ripristino dei danni da grandine. Sulla carrozzeria, in particolare, al riparatore è richiesta un’ulteriore dimostrazione di professionalità e specializzazione nell’identificare la tecnica più corretta di intervento a beneficio dell’automobilista, della Compagnia/Flotta e dell’ambiente. Infatti, se l’entità dei danni lo consente, il carrozziere specializzato in queste lavorazioni, privilegerà la tecnica di lavorazione “a freddo” (anche detta di levabolli) che, attraverso l’utilizzo di leve d’acciaio, permette di raddrizzare e quindi eliminare i tipici bolli da grandine senza effettuare le tradizionali lavorazioni di carrozzeria. Le fasi di smontaggio, preparazione e verniciatura possono quindi essere evitate con benefici evidenti sotto il profilo economico e dell’impatto ambientale.

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Scritto da Redazione Auto361

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