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Auto e videogaming, un rapporto proficuo

Parlando del rapporto tra tecnologia e automobile, è inevitabile che i pensieri degli amanti delle quattro ruote gravitino intorno a soluzioni all’avanguardia nel mondo dell’automotive: telecamere e sensori di parcheggio, auto elettriche, parabrezza smart e così via. Ben più raro invece è che si pensi al ruolo delle automobili del mondo del videogaming, un contesto nel quale la loro presenza è spesso sottovalutata. Non si tratta di una novità, considerando che diverse vetture sono già state al centro di varie opere visive: la Dodge Charger di Hazzard, la DeLorean DMC12 di Ritorno al Futuro e la Cadillac Ambulance del 1959 di Ghostbusters sono solo alcuni esempi. Similmente, in numerosi titoli videoludici varie automobili hanno un ruolo di primo piano, spesso centrale nel gameplay.

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Un primo e ovvio esempio viene da tutti quei simulatori di guida che, fin dall’inizio della storia videoludica, hanno sempre riscosso successo: i vari Need for Speed, Colin McRae Rally, Forza, Gran Turismo e F1 hanno sempre messo al centro della loro esperienza la guida. La particolarità, tuttavia, è data dal parco auto: si tratta di videogiochi che investono in maniera massiccia sulle licenze, potendo così vantare un’offerta sterminata di automobili, dalle più lussuose sportcar alle utilitarie più comuni. Un’occasione unica per gli amanti del collezionismo, sia pure digitale.

Abbandonando i giochi dove l’auto è essenza stessa del gameplay, ci si può invece soffermare su quelli dove la vettura è parte fondamentale dell’esperienza di gioco. Un ottimo esempio viene da quei titoli che, potendo vantare un’ampia mappa di gioco, forniscono al giocatore un mezzo di trasporto adeguato. È il caso di Dying Light, che nella sua apprezzata espansione The Following mette a disposizione del protagonista una dune buggy. L’auto è al centro del DLC: da un lato è il modo migliore per spostarsi nella la mappa rurale, dall’altro rappresenta a tutti gli effetti un compagno, con statistiche da migliorare tramite mezzi di ricambio e, naturalmente, il cui serbatoio va tenuto costantemente pieno. Un modo sicuramente originale di sfuggire agli zombie.

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Altri titoli, invece, interpretano le automobili come veri e propri collezionabili, inventando vari modelli con i quali riempire il mondo di gioco. È il caso della serie Gran Theft Auto, tratto distintivo della quale è sempre stato la ricchezza del parco mezzi: una caratteristica particolarmente vera nella componente online di GTAV. Fin dal suo esordio, infatti, questa è stata oggetto di costanti aggiunte: fra i vari aggiornamenti ricevuti è stato inserito perfino un casinò non dissimile da quelli più diffusi online, oltre a un locale notturno e numerose attività economiche. Questo tipo di scelta è dovuta all’ascesa delle piattaforme online come PokerStars Casino, incentrate sulla virtualizzazione dell’esperienza di gioco per tutti gli utenti, anche in campi come quello dei videogiochi action-adventure. Naturalmente, le introduzioni più corpose sono state dedicate proprio alle auto: con sorprendente regolarità continuano infatti ad essere rilasciati piccoli aggiornamenti che, quasi sempre, aggiungono almeno qualche modello di auto, da utilizzare nei più disparati contesti all’interno della mappa di gioco.

Infine, una particolare via di mezzo è rappresentata da un titolo dove, a conti fatti, la guida costituisce parte centrale del gameplay eppure, al tempo stesso, non è il fine del gioco ma un’attività quasi incidentale. Gli sviluppatori devono essere partiti proprio da quest’idea di fondo: un videogioco di guida dove vince chi segna più reti. Si tratta ovviamente di Rocket League, titolo uscito nel 2015 e reso free to play nel corso del 2020. Volendo dare un’etichetta si tratta di un videogioco di calcio, ma nel quale i calciatori sono sostituiti da automobili in grado di saltare e fare scatti con turbo. L’idea, sicuramente originale, ha riscosso enorme successo portando il titolo ad essere oggi uno dei protagonisti nel panorama degli eSport, inserendo regolarmente nuove automobili sia originali sia su licenza: sono infatti utilizzabili, previo acquisto nello shop del gioco, vetture provenienti dai franchise di Ghostbuster, Batman, Fast and Furious e Ritorno al Futuro, oltre ad auto reali riprese da Nascar e Formula 1. Si tratta probabilmente del gioco più originale tra quelli citati, ma che come questi è in grado di illustrare come l’automobile rappresenti una risorsa preziosa anche nel mondo videoludico.

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Scritto da Redazione Auto361

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