La crescita delle auto elettriche nel mondo sta subendo un rallentamento. Nonostante ciò, il settore si prepara a una svolta grazie all’introduzione di modelli più accessibili. Lo studio di JATO Dynamics, intitolato “Il prezzo giusto dell’auto elettrica”, presentato a Roma, ha analizzato l’evoluzione dei prezzi e le dinamiche di mercato di questo settore in Europa, Stati Uniti e Cina.
L’evento di presentazione
La ricerca è stata svelata durante la quinta edizione di “From 100% to 5%”, il più grande test comparativo europeo organizzato da Motor1.com e InsideEVs. La prova si è svolta sul Grande Raccordo Anulare di Roma, coinvolgendo 12 modelli di auto elettriche:
- Alfa Romeo Junior
- Citroen eC3
- Ford Explorer
- Hyundai Inster
- Kia EV3
- Lancia Ypsilon
- MINI Aceman
- Omoda 5 EV
- Renault 5
- Skoda Elroq
- smart #1
- Volvo EX30
I risultati del test saranno pubblicati il 10 febbraio. Durante l’evento, esperti del settore hanno discusso strategie per accelerare la transizione verso la mobilità elettrica.
I dati principali dello studio
L’analisi di JATO Dynamics ha evidenziato diversi trend:
- Rallentamento della crescita: dal 2019 al 2023, le vendite di auto elettriche sono cresciute da 1,4 a 7,4 milioni di unità, ma negli ultimi 12 mesi si è registrato un incremento di appena 1,2 milioni di unità.
- Distribuzione della produzione:
- 51% da costruttori cinesi
- 22% da marchi americani
- 18% da aziende europee
- Prezzi in calo: il prezzo medio delle auto elettriche è diminuito del 15% in Europa dal 2018 al 2024, mentre quello delle auto tradizionali è aumentato del 7%.
- Scenario italiano:
- Prezzo medio di un’auto elettrica: 67.058 euro
- Prezzo medio europeo: 62.709 euro
- Prezzo medio cinese: 29.682 euro
Le sfide in Italia
Nel nostro Paese, le immatricolazioni di auto elettriche rappresentano solo il 4% del totale, ben al di sotto della media europea. Questo è attribuibile a diversi fattori:
- Costo elevato: le auto elettriche costano in media il 25% in più rispetto ai modelli tradizionali.
- Scarsa offerta nei segmenti A e B: i modelli con motore tradizionale in questi segmenti sono diminuiti da 42 a 22 in sei anni, mentre i modelli elettrici sono aumentati da 8 a 13.
- Competizione internazionale: in Cina, le auto elettriche costano mediamente 126% in meno rispetto all’Italia.
Il ruolo delle istituzioni e del mercato
Durante l’evento, diversi rappresentanti del settore hanno espresso la necessità di politiche mirate:
- Gianmarco Giorda (Direttore Generale di ANFIA): “Occorre salvaguardare la competitività della filiera italiana con crediti d’imposta e incentivi alla ricerca”.
- Andrea Cardinali (Direttore Generale di UNRAE): ha proposto un piano di sostegno pluriennale e incentivi fiscali per promuovere i veicoli a zero emissioni.
- Francesco Naso (Segretario Generale di Motus-E): “Il 2025 sarà cruciale per la mobilità elettrica, con la chiusura del gap di prezzo tra modelli tradizionali ed elettrici”.
Innovazione e design: il contributo di Pininfarina
Un momento significativo dell’evento è stato la presentazione di “Orbis”, un oggetto di design simbolico realizzato da Pininfarina. L’opera rappresenta la circolarità e l’armonia tra tecnologia e natura, valori chiave nella transizione ecologica. Silvio Angori, vicepresidente e AD di Pininfarina, ha dichiarato: “Orbis è un omaggio al pianeta Terra e ai principi di sostenibilità che devono guidare il futuro dell’automotive”.
Il futuro delle auto elettriche
Con l’arrivo di nuovi modelli sotto i 30.000 euro, il 2025 potrebbe segnare un punto di svolta per il mercato italiano. La sfida sarà ridurre ulteriormente il divario di costo e sviluppare infrastrutture di ricarica efficienti.