(Adnkronos) – “L’esposizione del prezzo medio mi pare una cosa del tutto inutile, illogica e di dubbia fattibilità”. Ad affermarlo all’Adnkronos è Andrea Rossetti, il presidente di Assopetroli Assoenergia, l’associazione che rappresenta e tutela gli interessi delle piccole e medie imprese che operano nel settore, commentando le misure decise dal Consiglio dei ministri per contrastare l’aumento dei prezzi dei carburanti e sottolineando che la categoria sta comunque “attendendo di leggere il testo del provvedimento” anche perché “ci sembra per ora piuttosto fluida e non capiamo i punti di caduta concreti” del provvedimento.
Per Rossetti la misura che prevede l’esposizione del prezzo medio comporta diverse difficoltà: “dal punto di vista tecnico – sottolinea il presidente di Assopetroli – una stazione di servizio moderna con quattro prodotti in duplice modalità servizio e self ha già 8 display su un totem all’entrata della stazione servizio per dare tutta questa informazione dovuta a consumatori. Se immaginiamo che dobbiamo raddoppiare l’esposizione dei prezzi per ciascuno prodotto arriveremmo a raddoppiare la comunicazione dell’impianto. E questo vuol dire investimenti infrastrutturali che hanno tempi lunghi che richiedono spesso permessi edilizi per installare i totem e quindi tempi burocratici, realizzativi e costi molto significativi”.
Insomma costi, osserva Rossetti, “sproporzionati rispetto ai benefici”. I dettagli dei prezzi nazionali, rileva il presidente di Assopetroli, “sono già disponibili cliccando sul sito dell’Osservatorio prezzi istituzionale. E’ uno strumento a costo zero e anche utilizzabile con un’app che già esiste. A fronte di un rafforzo informazione che è già fruibile il Governo costringe un settore economico a farsi carico di costi irragionevoli e inutili. E’ una via di uscita da un ‘cul de sac’ in cui il Governo e alcuni esponenti politici si sono ritrovati dopo una campagna demagogica e insensata avviata da chi ha messo in campo una campagna di comunicazione politica inesistente sulla speculazione. La categoria è diventata il capro espiatorio di una maldestra campagna di comunicazione politica”.
Per Rossetti “bastava dire le cose come stanno e che lo sconto sulle accise non è prorogabile per oggettive ragione di bilancio, che non c’era spazio bilancio. Era questo il discorso serio che andava fatto fin dall’inizio piuttosto che puntare il dito sui cattivi benzinai che speculano alla spalle dei consumatori”. (di Emmanuel Cazale)
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