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Ferrari Testarossa: la mitica supercar degli anni ’80

La storica Ferrari Testarossa, disegnata dall’atelier Pininfarina, rappresenta la supercar degli anni ’80 per antonomasia. Svelata ufficialmente al Salone di Parigi del 1984, era equipaggiata con il motore a benzina 5000 Boxer a dodici cilindri da 390 CV di potenza. Tra le specifiche caratteristiche estetiche, invece, figuravano il monospecchio retrovisore sul montante del parabrezza e i cerchi in lega monodado.

Fu aggiornata nel 1987 con l’adozione dei doppi specchi retrovisori esterni e, nuovamente, l’anno dopo con i cerchi in lega a cinque bulloni. Dopo 7.177 esemplari, nel 1992 cedette il passo alla sostituta 512 TR, accreditata della potenza di 428 CV e prodotta in 2.261 unità. L’ultima evoluzione risale al 1994, ovvero la F512M da 441 CV di potenza, riconoscibile per i fari anteriori non più a scomparsa e i gruppi ottici posteriori di forma circolare, prodotta in soli 501 esemplari. Nel 1996 debuttò la 550 Maranello, erede della Ferrari Testarossa.

La denominazione di questa supercar della Casa di Maranello omaggiava la Ferrari 250 Testa Rossa, mossa dal propulsore a benzina 3000 V12 da 300 CV di potenza e prodotta dal 1957 al 1961 in sole 34 unità per partecipare al campionato mondiale sportprototipi. Non è escluso che la Ferrari Testarossa possa tornare prossimamente, come la nuova granturismo che sostituirà l’attuale supercar 812 Superfast.

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