L’avversario da battere in questa nuova stagione di Formula 1 è senza dubbio la Red Bull di Max Verstappen. Il Mondiale è partito lo scorso 2 marzo ed è ovviamente troppo presto per fornire sentenze, tuttavia, pur essendo ancora lontanissimi dalla fine, la scuderia campione del mondo sta confermando i pronostici di inizio stagione. Tutte le previsioni e i pronostici, così come i dati delle scommesse sulla F1 indicano il team austriaco come probabile dominatore anche nel 2024, con un distacco che si è già configurato rispetto alla Ferrari di Charles Leclerc e Carlos Sainz. Questo nonostante la nuova vettura targata Red Bull si sia presentata in totale discontinuità con quella precedente. Questo ha fatto storcere il naso a qualcuno, evidenziando le perplessità nello stravolgere una monoposto che si è rivelata praticamente perfetta nella passata stagione, capace di vincere praticamente ogni gara.
La nuova monoposto targata Red Bull, la RB20, vanta diverse caratteristiche tecniche che la rendono un unicum nel panorama della Formula 1. La più importante riguarda senza dubbio la divisione del motore interno in quattro compartimenti separati, dando così vita ad un nuovo impianto di raffreddamento. Ciascuno di questi ha una propria valvola di sfogo e una specifica bocca, lo scopo è quello di avere così prestazioni più performanti a seconda dei tracciati e, soprattutto, delle temperature raggiunte dalla vettura. Guardando la monoposto dall’esterno, spiccano le prese d’aria poste verticalmente. C’è senza dubbio un punto debole, vale a dire la perdita di aerodinamica, ma è lecito attendersi un perfezionamento sotto questo aspetto nel corso dei prossimi mesi. Questo posizionamento non rappresenta una novità in termini assoluti, in passato infatti già la Mercedes (2022) aveva sperimentato questo aspetto, non trovando però i risultati sperati.
La RB20, inoltre, mantiene, questo sì in continuità con la RB19, un collegamento tra i due bracci anteriori, con lo scopo conclamato di fornire alla monoposto una maggiore stabilità. Tutte le innovazioni tecniche fatte fino ad ora portano la firma di Adrian Newey, ma per il futuro ciò non avverrà. È infatti ufficiale la separazione con il team Red Bull, notizia annunciata dalla scuderia tramite un comunicato. Finisce così un’era di vittorie, Newey ha infatti contribuito alla conquista di ben 13 titoli mondiali ed ora è lecito attendersi una vera e propria rincorsa per assicurarsi la sua firma. In pole si trova la Ferrari, che sogna già in ottica 2026, ma voci di corridoio indicano come anche l’Aston Martin sia sulle sue tracce, pare già con un’offerta pronta.
Infine, un’analisi della scheda tecnica della monoposto, a partire dal suo nome completo: Oracle Red Bull Racing, meglio nota come RB20. Il cambio è a 8 marce e si mostra montato longitudinalmente. Per quanto riguarda i freni, i dischi e le pastiglie sono in composito carbonio-carbonio. I cerchi hanno invece un diametro ruota di 18’’. Il motore è a 6 cilindri con 4 valvole per ciascun cilindro, con una cilindrata di 1600cc. Il peso complessivo è di 151 chilogrammi mentre la potenza erogata arriva a 900 CV. Il numero di giri massimo previsto 15000 giri/min.