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Fuoristrada: i modelli italiani degli anni ’80 e ’90

Sul mercato italiano, tra gli anni ’80 e ’90, sono state commercializzate diverse fuoristrada prodotte da costruttori locali. Nel 1988 fu introdotta la ACM Off, versione italiana della romena Aro Serie 10. Disponibile nelle varianti 10.4 Berlina e 10.1 Convertibile, quest’ultima anche con Hard Top, era equipaggiata con i motori 1.6 a benzina da 75 CV, 1.6 Diesel da 53 CV e 1.6 Turbodiesel da 69 CV di potenza.

Nel 1989 debuttò la Bertone Freeclimber, gemella della Daihatsu Rocky anche nella configurazione cabriolet, ma proposta con le motorizzazioni a benzina 2.0i da 129 CV e 2.7i da 175 CV, affiancate dall’unità 2.4td a gasolio da 116 CV, tutte fornite da BMW. Fu sostituita nel 1992 dalla Bertone Freeclimber 2, gemella della Daihatsu Feroza e mossa dal propulsore 1.6i a benzina da 99 CV di potenza. Al 1990 risale la Biagini Passo con il motore a benzina 1.8i da 88 CV o 98 CV, modello di fuoristrada che abbinava la carrozzeria della Volkswagen Golf Cabriolet con la meccanica a trazione integrale della Volkswagen Golf Country.

Precedentemente, nel 1983 fu introdotta la Oto Melara Gorgona, con il propulsore 2.5 Turbodiesel da 95 CV prima e l’unità 2.4 Turbodiesel da 99 CV poi. Nel 1985 debuttò la lussuosa fuoristrada Rayton Fissore Magnum, la cui gamma comprendeva le motorizzazioni a benzina 2.0 VX da 135 CV e 2.5i V6 da 156 CV, più il propulsore 2.5 Turbodiesel da 90 CV che poi fu sostituito dal motore 2.4 Turbodiesel da 110 CV di potenza. Infine, nel 1989 fu svelata la Iato, prodotta dall’omonimo costruttore con le motorizzazioni a benzina 1.6 da 101 CV, 2.0 CHT da 90 CV e 1.9 Turbodiesel da 82 CV di potenza.

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