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ID.3, la trasformazione della fabbrica di Zwickau

La mobilità del futuro. La mobilità elettrica sarà il motore del futuro e la Volkswagen promuove coerentemente la svolta tecnologica, impegnandosi a essere la Casa automobilistica che farà uscire l’auto elettrica dal mercato di nicchia. Da sempre il marchio Volkswagen ha reso accessibili a tanti il progresso tecnico e l’innovazione. “È stato così con il Maggiolino, è così oggi con la Golf e sarà così anche con la ID.3, la ID.4 e le altre vetture elettriche completamente collegate in rete della nuova famiglia ID.”, afferma Thomas Ulbrich, Responsabile e-mobility del marchio Volkswagen. L’obiettivo: mobilità elettrica per tutti, con modelli attraenti a prezzi accessibili. Per questo, la Volkswagen sta portando avanti la più grande offensiva nel settore della mobilità elettrica in campo automotive. Entro il 2025, il Marchio vuole vendere 1,5 milioni di vetture della gamma ID. ogni anno in tutto il mondo. “Vogliamo spianare la strada a una massiccia affermazione della mobilità elettrica”, afferma Thomas Ulbrich.

100% elettrico. Dal punto di vista tecnologico, la spina dorsale dell’offensiva elettrica è il pianale modulare per veicoli elettrici MEB, una piattaforma tecnologica modulare ed esclusivamente elettrica per la produzione di massa. “Così sfruttiamo in modo ottimale il potenziale delle auto elettriche e, allo stesso tempo, creiamo enormi economie di scala”, afferma Ulbrich. Conseguentemente i modelli della famiglia ID. sono esclusivamente elettrici. Anche per quanto riguarda la produzione, la Volkswagen procede in modo ottimale: la famiglia ID. viene prodotta fin dall’inizio in impianti appositamente predisposti. Zwickau verrà convertito fino a diventare la più grande ed efficiente fabbrica di auto elettriche a livello europeo. Qui in futuro verranno costruite oltre 330.000 auto elettriche ogni anno, più che in qualunque altro stabilimento del Gruppo.
Il 4 novembre 2019, è partita la produzione della compatta ID.3, la prima vettura MEB a livello mondiale. Quest’anno, invece, sarà la volta del primo SUV elettrico della Volkswagen, la ID.4.

Una nuova era della produzione. La Volkswagen vanta decenni di esperienza nella produzione di auto. Il solo marchio Volkswagen produce ogni settimana oltre 100.000 veicoli di qualità. Negli ultimi anni sono stati completati con successo oltre 200 avvii di nuove produzioni.

La ID.3, le cui consegne ai Clienti inizieranno nel corso dell’estate, segna l’avvio di una nuova fase anche nel campo della produzione: più intelligente, efficiente e flessibile. In futuro, a Zwickau usciranno dalle linee di produzione sei diversi modelli di tre diversi Marchi, tra cui il primo SUV elettrico della Volkswagen, la ID.4: si tratta di un livello di flessibilità del tutto nuovo. La Volkswagen punta inoltre su una produzione verde ed ecocompatibile. A Zwickau, la ID.3 è prodotta con un bilancio di CO2 completamente neutro. “Con l’inizio della produzione della ID.3, la Volkswagen è entrata in una nuova era”, afferma Thomas Ulbrich, responsabile e-mobility del marchio Volkswagen. “Vogliamo che la mobilità elettrica non sia più un prodotto di nicchia; per questo offriamo un’auto elettrica accessibile a tante persone. I prezzi della ID.3, infatti, partono da meno di 30.000 Euro. Come primo stabilimento per la piattaforma MEB a livello mondiale, Zwickau sta svolgendo un ruolo pionieristico in questa tecnologia del futuro”.

Le fabbriche MEB nel mondo. Zwickau è il punto di partenza della rivoluzione elettrica Volkswagen. In futuro, saranno otto gli stabilimenti che produrranno modelli MEB, in tre diversi continenti: Europa, Asia e America Settentrionale. In Germania, a Zwickau seguiranno Emden e Hannover. In Cina, gli stabilimenti di Anting e Foshan avvieranno la produzione di modelli MEB nel corso dell’anno. In America Settentrionale, la Volkswagen sta investendo circa 800 milioni di Dollari nella futura produzione di auto elettriche nella fabbrica di Chattanooga. Tutti questi stabilimenti beneficeranno dell’esperienza e della competenza della squadra di Zwickau.

Aspetti principali

Lo stabilimento

La tradizione incontra il futuro. L’ingegneria automobilistica a Zwickau vanta una lunga tradizione: qui la costruzione di autoveicoli è iniziata più di 100 fa con la August Horch & Cie. Automobilbau AG e la Audi Automobilwerke GmbH. Entrambe le società sarebbero successivamente confluite nella Auto Union AG e infine in AUDI AG. Successivamente alla caduta del muro di Berlino, nel 1990 la Volkswagen è tornata nella regione, con la fondazione della Volkswagen Sachsen GmbH. Oggi, nello stabilimento di Zwickau lavorano circa 8.000 dipendenti che nel 2018 hanno prodotto circa 290.000 vetture. Thomas Ulbrich: “I collaboratori di Zwickau hanno tutto il know-how e la passione che consente loro di costruire auto elettriche di altissima qualità”.

Made in Germany. Sono complessivamente sei gli stabilimenti Volkswagen tedeschi coinvolti nello sviluppo e nella produzione della Volkswagen ID.3. Il modello è stato concepito e sviluppato dai settori e-Mobility Series e Sviluppo Tecnico di Wolfsburg. Verso la fine del 2019, a Braunschweig è stata avviata la produzione del cuore della ID.3, il sistema batteria.
Sono in corso i lavori di ampliamento dello stabilimento, che consentiranno in futuro di produrre mezzo milione di sistemi batteria ogni anno. A Kassel viene costruito il sistema di propulsione MEB, frutto di un lavoro di sviluppo completamente nuovo. A Salzgitter, infine, avviene la costruzione dei rotori e degli statori per la piattaforma MEB. In totale, la marca Volkswagen sta investendo circa 11 miliardi di Euro nella mobilità elettrica da qui al 2024. “Si tratta di un impegno importante e strategico per l’intera industria automobilistica nel territorio della Germania. Saremo leader anche nel campo delle auto elettriche e assicureremo così il futuro della nostra industria nel lungo periodo”, afferma Thomas Ulbrich.

La trasformazione

Conversione completa. Lo stabilimento di Zwickau è in transizione: dalla produzione di auto con motore a combustione, al 100% di auto a trazione elettrica. A livello mondiale è la prima conversione completa alla mobilità elettrica di un’importante fabbrica automobilistica. A rappresentare poi una speciale sfida è la conversione con la produzione in corso: parallelamente alla costruzione degli impianti per i nuovi modelli MEB, una linea è ancora dedicata alla costruzione della Golf 7 Variant.

La trasformazione prevede più fasi: la prima linea di produzione è stata convertita, passo dopo passo, in soli 24 mesi. A luglio del 2019, nel periodo di chiusura estiva, è stata allestita in poche settimane la prima linea dedicata alle nuove auto MEB. Per la produzione della ID.3, partita a novembre 2019, sono stati ampiamente modernizzati o sostituiti i reparti carrozzeria, verniciatura e assemblaggio, nonché l’infrastruttura. È stato necessario, tra l’altro, adattare l’intera tecnologia di trasporto al maggior peso delle auto elettriche.

Le prossime fasi. La seconda linea di produzione verrà convertita nel corso del 2020, seguendo il medesimo schema di quella della ID.3, e messa in funzione entro la fine dell’anno. La capacità produttiva massima dello stabilimento di Zwickau, che verrà raggiunta presumibilmente a partire dal 2021, aumenterà del 10%, passando da 1.350 a 1.500 vetture al giorno. Si stima che nell’ambito della riconversione verranno lavorate 9.000 tonnellate di acciaio e riallestiti 50.000 metri quadrati di capannoni industriali.

La produzione sostenibile

Produzione a impatto neutro di carbonio.  Le auto elettriche forniscono un contributo significativo alla protezione del clima solo se sono costruite e alimentate con energia ottenuta da fonti rinnovabili. Conseguentemente, con la costruzione della ID.3 a Zwickau, la Volkswagen si è posta l’obiettivo di consegnare al Cliente una vettura prodotta con un bilancio neutro dal punto di vista delle emissioni di CO2. In questo senso si attiene al seguente principio: evitare innanzitutto la formazione della CO2, in subordine ridurla nella misura massima possibile e, infine, compensare le emissioni non evitabili mediante misure volte alla tutela del clima. Per la ID.3, ciò significa in concreto ottimizzare le emissioni di CO2 nella catena di fornitura e nella fase di produzione e compensare le emissioni rimanenti alla consegna al Cliente. Il fattore più importante sul fronte della CO2 è già chiaro: per la produzione delle celle batteria, la Volkswagen ha concordato con i fornitori l’utilizzo di corrente ecologica. Con gli altri fornitori, sono stati trovati o sono in fase di definizione accordi simili.

Zwickau punta sull’energia idroelettrica. Già dal 2017, lo stabilimento di Zwickau utilizza corrente ecologica prodotta da centrali idroelettriche.
Sin dall’avvio di produzione della ID.3, le emissioni rimanenti, provenienti dal generatore di calore e corrente ad alta efficienza interno, vengono compensate mediante progetti di tutela del clima certificati secondo gli standard ufficialmente riconosciuti. In tal modo la Volkswagen vuole fornire un contributo misurabile alla tutela del clima, spingendosi volontariamente ben oltre i requisiti richiesti dalle leggi

 

La fabbrica del futuro

Una fabbrica digitale avveniristica. La conversione alla mobilità elettrica della fabbrica di automobili di Zwickau sta elevando progressivamente l’automazione e l’efficienza su nuovi e modernissimi standard, senza alcun impatto sui livelli occupazionali. L’obiettivo è quello di realizzare la fabbrica del futuro, un sito produttivo intelligente, ecocompatibile e totalmente collegato in rete. La digitalizzazione si estende a tutti i settori della produzione, seppure con peculiarità sempre diverse. Mentre i settori della costruzione della carrozzeria e della verniciatura sono già oggi ampiamente automatizzati, nell’ambito della riconversione alla mobilità elettrica il livello di automatizzazione nel settore assemblaggio è stato quasi triplicato.

Robotica. A Zwickau, la Volkswagen si affida sistematicamente ai più moderni robot industriali 4.0 e amplia l’impiego della cooperazione tra uomo e robot. Nella fabbrica completamente riconvertita, la produzione vedrà complessivamente circa 1.700 robot operativi. La plancia, per esempio, verrà installata in modo totalmente automatico come modulo completo mediante un robot industriale. Oltre ai tempi di processo più brevi, l’automazione offre vantaggi anche per gli operai. Grazie alla cooperazione tra uomo e robot, i lavoratori sono esonerati dalle operazioni fisicamente più gravose e sfavorevoli dal punto di vista ergonomico. Vengono offerte nuove possibilità anche sul fronte della qualità: alla fine del processo, la ID.3 esegue un test denominato “controllo elettronico della qualità” (eQP), una sorta di autodiagnosi digitale.

Sistemi di trasporto senza conducente. I sistemi di trasporto senza conducente (FTS) sono un’altra tecnologia fondamentale sulla strada che conduce alla fabbrica del futuro. Questi trasportano i componenti necessari fino al nastro, in modo completamente autonomo lungo percorsi predefiniti, rivoluzionando così il flusso di lavoro della fabbrica. A Zwickau, la Volkswagen sta applicando questa tecnologia su ampia scala: in totale, verranno impiegati oltre 500 FTS.

I lavoratori

La formazione per la mobilità elettrica. La Volkswagen si sta trasformando in un’azienda leader nell’offerta di veicoli completamente elettrici e collegati in rete. Ciò implica che anche la squadra venga preparata al meglio alle nuove sfide e ai nuovi lavori che stanno nascendo nell’ambito dell’elettrificazione e della digitalizzazione. A tal fine a Zwickau, la Volkswagen ha avviato il più grande programma di qualificazione nella storia dell’Azienda: tutti gli 8.000 dipendenti sono stati coinvolti nel processo di trasformazione e sono stati preparati alle nuove mansioni mediante appositi eventi formativi. 3.000 dipendenti sono stati formati
nell’e-Mobility Training Center sui contenuti tecnici specifici della mobilità elettrica. Complessivamente sono state organizzate 13.000 giornate di training.

Formazione ad alto voltaggio. Circa 1.500 dipendenti hanno partecipato a un corso per il conferimento di una sorta di “patente” per l’alto voltaggio.
Il range di competenze spazia dalla sensibilizzazione sull’alto voltaggio fino alla qualifica di esperto. L’attenzione si concentra sempre sul trasferimento delle conoscenze necessarie per la manipolazione sicura di componenti sotto alta tensione. È anche possibile partecipare a corsi di perfezionamento per la qualifica di Elettrotecnico (EFK) o Elettrotecnico per attività prestabilite (EFffT). Entrambe le qualifiche sono ufficialmente riconosciute in Germania. Questa ampia strategia viene implementata insieme al Volkswagen Bildungsinstitut (Istituto di Formazione Volkswagen) di Zwickau. A tal fine è stato predisposto un apposito laboratorio per l’alto voltaggio, dotato di veicoli elettrici per gli addestramenti. Nell’e-Mobility Training Center, oltre all’addestramento preparatorio incentrato sulle competenze base, viene posta particolare attenzione anche alla formazione nei campi della robotica, delle più moderne tecniche di automatizzazione e dell’elettronica automobilistica.

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Scritto da Redazione Auto361

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