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Mobilità urbana in Italia: il 25% degli italiani pronti ad abbandonare l’auto per i mezzi pubblici

Donna auto

Il sondaggio Ipsos-Legambiente ‘Tipi mobili nelle città italiane’ ha rivelato che un cittadino su quattro è pronto ad abbandonare l’auto privata per i mezzi pubblici, a condizione che siano comodi e puntuali. L’indagine ha analizzato le abitudini di mobilità su scala nazionale con un focus sulle grandi città di Roma, Napoli, Firenze, Milano e Torino.

I risultati mostrano che i comportamenti degli italiani sulla mobilità sono molto variegati e segmentati, e ognuno di essi richiede una risposta diversa. In particolare, il 23% del campione nazionale è rappresentato dagli ‘aperti al pubblico’, ovvero coloro che userebbero di più i mezzi pubblici e condivisi a fronte di un potenziamento dei servizi e una diminuzione dei costi.

Il 19% del campione nazionale è rappresentato dagli ‘obbligati ma insoddisfatti’, ovvero coloro che preferiscono camminare o andare in bicicletta perché conviene e sono disposti a rinunciare all’auto di proprietà a fronte di una maggiore sicurezza stradale e un potenziamento dei servizi sharing.

Tra coloro che si muovono tanto nelle periferie e nei piccoli centri, prevalgono gli ‘irriducibili individualisti’ che sono sempre al volante, ma a Milano si dimezzano in favore degli ‘attenti per scelta – multimobili e multimodali’, ovvero coloro che usano prevalentemente bici, metropolitana e servizi di sharing.

Secondo Andrea Poggio, responsabile mobilità di Legambiente, i cittadini sono disposti a cambiare il loro modo di muoversi, ma il trasporto pubblico in Italia è molto al di sotto della media europea. Per rendere le città veramente sostenibili e inclusive, occorre adottare politiche che rendano i quartieri e le città più accessibili in bici e con mezzi elettrici condivisi, adottando le nudge policies attraverso incentivi economici, abbonamenti e miglioramenti dei servizi.

Per trasformare le città italiane in vere ‘clean cities’, è necessario disegnare percorsi prioritari ciclo-pedonali, incrementare i mezzi pubblici, creare zone scolastiche, aumentare i servizi e le infrastrutture di mobilità elettrica e condivisa, e progettare zone cittadine a ‘zero emissioni’, anche per la distribuzione delle merci.

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Scritto da Redazione Auto361

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