La mobilità elettrica sta conquistando sempre più automobilisti italiani, attratti non solo dalla sostenibilità ambientale ma anche dalla promessa di costi di gestione ridotti rispetto alle tradizionali auto a benzina o diesel. Ma quanto costa davvero mantenere un’auto elettrica ogni mese? Scopriamo insieme tutte le voci di spesa da considerare per fare scelte consapevoli.
I costi di ricarica mensili: la spesa principale
La ricarica rappresenta la voce di spesa più significativa nel mantenimento di un’auto elettrica. I costi variano notevolmente in base a dove si ricarica il veicolo e alle proprie abitudini di utilizzo.
Ricarica domestica: la soluzione più economica
Ricaricare a casa è decisamente la scelta più conveniente. Nel 2025, il costo medio dell’energia domestica si attesta tra 0,20 e 0,35 euro per kWh, a seconda del fornitore e del tipo di tariffa scelta. Con tariffe biorarie o notturne, il prezzo può scendere sotto i 0,25 euro per kWh.
Per un automobilista che percorre 1.000 km al mese, considerando un consumo medio di 15-20 kWh ogni 100 km, la spesa mensile per la ricarica domestica si aggira tra 40 e 50 euro. Un risparmio notevole se confrontato con un’auto a benzina equivalente, che per la stessa percorrenza richiederebbe circa 120 euro.
Chi dispone di un impianto fotovoltaico può ridurre ulteriormente i costi, arrivando a ricaricare l’auto quasi gratuitamente nelle ore diurne sfruttando l’energia autoprodotta.
Ricarica alle colonnine pubbliche
Le colonnine pubbliche hanno tariffe più elevate rispetto alla ricarica domestica. I prezzi variano da 0,40 a 0,90 euro per kWh, a seconda della potenza erogata e dell’operatore scelto.
Per le colonnine a corrente alternata (fino a 22 kW) il costo medio è di 0,55-0,70 euro per kWh, mentre per le stazioni fast charge in corrente continua si arriva a 0,80-0,99 euro per kWh. Questo significa che un pieno da 50 kWh può costare tra 25 e 50 euro alle colonnine pubbliche.
Molti operatori offrono abbonamenti mensili che permettono di risparmiare rispetto al pay-per-use. Le formule variano da 25 euro per 40 kWh fino a 129 euro per 200 kWh mensili, con costi che scendono a 0,50-0,65 euro per kWh.
Manutenzione ordinaria: quanto si risparmia davvero
Una delle grandi promesse delle auto elettriche riguarda i costi di manutenzione ridotti, e i dati lo confermano.
Tagliandi più economici
Il costo del tagliando per un’auto elettrica varia tra 90 e 180 euro, notevolmente inferiore rispetto ai 150-300 euro richiesti per un’auto tradizionale. La struttura meccanica semplificata elimina la necessità di cambiare olio motore, filtri carburante, candele e cinghie di distribuzione.
I controlli periodici si concentrano su filtri abitacolo, freni, pneumatici e liquidi, con intervalli che vanno da 20.000 a 30.000 km o ogni anno per percorrenze inferiori. Su base annuale, la manutenzione ordinaria costa mediamente 182 euro, contro i 314 euro delle auto a combustione.
Usura ridotta dei freni
Grazie alla frenata rigenerativa, che recupera energia durante le decelerazioni, le pastiglie dei freni si usurano molto meno rapidamente. Questo può ridurre del 70% i costi di sostituzione delle componenti frenanti, traducendosi in un ulteriore risparmio nel tempo.
Assicurazione: tariffe competitive per le elettriche
Contrariamente a quanto si possa pensare, assicurare un’auto elettrica costa mediamente meno rispetto a un veicolo tradizionale.
Nel 2025, il costo medio di una polizza RC Auto per un’auto elettrica si aggira intorno ai 290-450 euro annui, con un risparmio del 10-30% rispetto alle auto a benzina o diesel. Questo significa una spesa mensile media di 25-40 euro.
Le compagnie assicurative applicano tariffe più vantaggiose per diversi motivi:
- Meccanica più semplice con minori rischi di guasti
- Sistemi di sicurezza ADAS più avanzati
- Profilo medio del guidatore elettrico (35-55 anni, esperienza alla guida)
- Minor rischio statistico di incidenti
Molte polizze per auto elettriche includono coperture specifiche come l’assistenza stradale per batteria scarica, la protezione per wallbox e cavi di ricarica, e garanzie dedicate agli accumulatori.
Bollo auto: esenzioni e agevolazioni
Le auto elettriche godono di importanti agevolazioni fiscali sul bollo auto, che variano da regione a regione.
A livello nazionale, è prevista l’esenzione totale dal bollo per i primi 5 anni dall’immatricolazione. Alcune regioni come Lombardia e Piemonte estendono l’esenzione a vita. Dopo i primi 5 anni, dove non c’è esenzione totale, si applica generalmente uno sconto del 50-75% rispetto alle auto tradizionali.
Questa agevolazione elimina completamente una spesa che per un’auto termica di media cilindrata si aggirerebbe intorno ai 250-350 euro annui.
Costi straordinari e deprezzamento
Oltre alle spese ordinarie, è importante considerare eventuali interventi straordinari e il deprezzamento del veicolo.
Batteria e componenti elettrici
La batteria è il componente più costoso di un’auto elettrica, rappresentando circa il 40% del prezzo d’acquisto. Tuttavia, i produttori offrono garanzie estese di 8 anni o 160.000 km con mantenimento di almeno il 70% della capacità originale.
La sostituzione completa di una batteria può costare tra 3.000 e 9.000 euro, ma è un evento raro grazie alle garanzie e alla crescente affidabilità delle tecnologie. Per ammortizzare questo rischio, molti includono negli abbonamenti o nel noleggio coperture specifiche.
Pneumatici
Le auto elettriche sono generalmente più pesanti e hanno una coppia elevata, il che può comportare un’usura leggermente maggiore degli pneumatici. Con una rotazione periodica e controlli regolari della pressione, si possono comunque mantenere i costi sotto controllo.
Il confronto mensile: elettrico vs termico
Ricapitolando, ecco una stima dei costi mensili per mantenere un’auto elettrica con percorrenza media di 1.000-1.500 km:
Ricarica domestica: 40-60 euro Assicurazione: 25-40 euro
Manutenzione ordinaria (ammortizzata): 15-20 euro Bollo: 0 euro (primi 5 anni)
Totale mensile: 80-120 euro
Per un’auto a benzina equivalente, considerando carburante (120 euro), assicurazione (40-50 euro), manutenzione (25-30 euro) e bollo (20-30 euro), si arriva a circa 200-230 euro mensili.
Il risparmio può superare i 100 euro al mese, che nell’arco di un anno si traducono in oltre 1.200 euro risparmiati. Nel lungo periodo, questi risparmi possono compensare in parte il maggior costo di acquisto iniziale di un’auto elettrica.
Ottimizzare i costi: consigli pratici
Per ridurre ulteriormente le spese di gestione della tua auto elettrica, considera questi suggerimenti:
Installa una wallbox domestica per ricaricare durante le ore notturne con tariffe più convenienti. L’investimento iniziale (500-1.500 euro) viene ammortizzato in pochi anni grazie ai risparmi sulla ricarica.
Valuta un impianto fotovoltaico se possiedi un’abitazione indipendente. L’energia autoprodotta può ridurre drasticamente i costi di ricarica, con un risparmio che può arrivare al 70-80%.
Scegli abbonamenti per la ricarica pubblica se utilizzi frequentemente le colonnine. Le formule flat permettono di risparmiare fino al 40% rispetto al pay-per-use.
Adotta uno stile di guida efficiente, evitando accelerazioni brusche e sfruttando al massimo la frenata rigenerativa per ottimizzare l’autonomia e ridurre il consumo energetico.
Conclusioni
Mantenere un’auto elettrica costa mediamente tra 80 e 150 euro al mese, ben meno dei 200-250 euro necessari per un’auto tradizionale. I vantaggi economici si sommano a quelli ambientali, rendendo la mobilità elettrica una scelta sempre più conveniente per chi percorre chilometraggi medi e può beneficiare della ricarica domestica.
Con l’evoluzione delle tecnologie, l’espansione delle infrastrutture di ricarica e gli incentivi statali ancora disponibili, il 2025 si conferma un anno favorevole per chi sta valutando il passaggio all’elettrico.