La Renault rafforza il proprio impegno per la sicurezza stradale con il programma Human First, un approccio completo che agisce prima, durante e dopo un incidente. Il progetto si basa su quattro pilastri: prevenire, correggere, proteggere e soccorrere.
Tra le iniziative concrete, spicca il brevetto Fireman Access, messo a disposizione gratuitamente da Renault a tutti i costruttori auto. Il sistema consente ai soccorritori di intervenire più facilmente in caso di incidente, aumentando le possibilità di salvataggio.
Il programma nasce da un dato allarmante: gli incidenti stradali sono ancora la prima causa di morte tra i giovani adulti. Il 52% degli incidenti mortali per eccesso di velocità coinvolge persone sotto i 35 anni. Per questo motivo, Renault ha deciso di rivolgersi direttamente a questa fascia d’età.
A guidare la campagna è Pierre Gasly, pilota del BWT Alpine Formula One® Team, che in un video veste i panni di istruttore. Affianca un giovane alla guida di una Clio sul circuito di Monaco, per trasmettere un messaggio chiaro: la velocità appartiene alle piste, non alle strade.
Il filmato è stato lanciato il 6 aprile in contemporanea al Gran Premio di Formula 1 del Giappone, con prima messa in onda in Francia e successiva diffusione sui social network, puntando a coinvolgere i giovani tra 18 e 24 anni.
Sul piano tecnico, Renault introduce un’altra novità concreta: il dispositivo di riduzione delle prestazioni su Clio, l’auto più scelta dai neopatentati. L’unità consente di limitare la velocità massima a 110 km/h, regolando il motore, il cruise control e il limitatore. Il sistema è reversibile: basta una nuova visita in officina per ripristinare la configurazione iniziale.
Una scelta chiara da parte di Renault: prevenire davvero gli incidenti agendo sulle cause, non solo sugli effetti.