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Revisione degli autocarri, come cambia nel 2018

Come cambia la revisione degli autocarri nel 2018

L’Italia segue le recenti direttive dell’UE sulla revisione dei mezzi pesanti

La revisione è obbligatoria per tutti i mezzi di trasporto per effettuare un controllo sula condizione dei veicoli. A partire da quest’anno sono entrate in vigore nuove norme anche in Italia al fine di uniformare le normative sulla revisione a livello europeo. Un controllo del veicolo è assolutamente necessario per determinare il corretto funzionamento della parte meccanica del motore e l’efficienza dei dispositivi, come impianti elettrici e indicatori della direzione.

Le novità riguardanti la verifica degli autocarri

Nel giugno del 2017 è entrata in vigore una circolare in cui si stabiliva l’obbligo di presentare un attestato che confermasse la corretta manutenzione del veicolo firmato dal responsabile di officina al quale era stato affidato il controllo. A partire dal 20 maggio 2018 è stato apportato un aggiornamento su questa circolare introducendo il certificato di revisione. In questo documento devono necessariamente essere riportate le seguenti informazioni:

  • Numero e targa del telaio
  • Eventuali carenze definite secondo il livello di gravità
  • Numero dei chilometri percorsi
  • Esito finale della revisione
  • Luogo e data della verifica
  • Data del controllo successivo

Questa legge è stata promossa per cercare di contrastare la falsificazione dei chilometraggi e la frode sulla compravendita dei veicoli usati. In quest’ultimo caso, per avere ulteriori garanzie, è bene affidarsi a portali online specializzati nella vendita di autocarri usati che assicurano la distribuzione di mezzi revisionati. È inoltre possibile controllarli di persona con il meccanico di fiducia per accertarsi dello stato dei veicoli.

Scadenze da rispettare ed eventuali sanzioni

Per le automobili e i mezzi che non superano i 35 quintali di massa è necessario fare un controllo dopo 4 anni dalla prima immatricolazione e ogni due anni per le revisioni successive. Per i veicoli che oltrepassano i 35 quintali si ha invece l’obbligo di verifica annualmente.

Le sanzioni sono severe anche a livello economico per chi non rispetta i termini della verifica. Oltre che per l’aspetto sicurezza, anche dal punto di vista economico conviene revisionare il veicolo. La revisione effettuata in motorizzazione civile viene a costare infatti solo 45 euro, invece nei centri autorizzati la quota è di 66,88 euro.  Coloro che vengono controllati senza il certificato di revisione subiscono una sanzione immediata che varia dai 186 a 674 euro a seconda della gravità di carenza.

La circolazione del veicolo viene sospesa istantaneamente sulle strade pubbliche nel caso in cui vengano riscontrate delle mancanze gravi che non ne rispettano la corretta manutenzione. Una nuova e completa revisione ad esito positivo può revocare la sospensione. Invece, un veicolo che presenta una lieve carenza deve essere controllata obbligatoriamente il mese successivo.

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Scritto da Redazione Auto361

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