Negli ultimi mesi, l’atteggiamento degli italiani verso l’acquisto di nuove vetture ha subito una netta frenata. Nonostante la promozione di nuovi eco-incentivi dal Governo, oltre 6 su 10 ritengono che tali misure non siano adeguatamente stimolanti. I prezzi elevati dei nuovi modelli automobilistici, in costante crescita, sono identificati come il principale deterrente alla sostituzione del proprio veicolo con uno meno inquinante.
L’indagine di Areté Rivela
La recente instant survey “Acquisto dell’auto e incentivi statali“, condotta da Areté, leader nel settore della consulenza strategica, getta luce su una situazione di stallo che si profila all’orizzonte dell’industria automobilistica italiana. Effettuata nel mese di giugno, dopo l’introduzione dei nuovi incentivi, l’indagine mostra come il 62% del campione non preveda di cambiare auto nei prossimi 12 mesi, con un decremento significativo del breve termine (3 mesi), sceso dal 12% nel 2021 al 7% attuale.
Percezione degli Incentivi
Nonostante la chiarezza nell’accesso ai nuovi benefici statali, una percentuale equivalente (60%) li considera insufficienti per motivare l’acquisto di veicoli meno inquinanti. Questo dato rappresenta un incremento del 15% rispetto a simili misure adottate nel 2021, una crescente insoddisfazione che rispecchia l’aumento dei prezzi di listino e la riduzione del potere di acquisto.
Cosa Potrebbe Cambiare la Situazione?
Nuovi Fattori di Stimolo
- Maggiore Entità degli Incentivi: Il 58% degli intervistati è in attesa di incentivi più sostanziali.
- Prezzi più Accessibili: La necessità di modelli più economici per considerare l’acquisto di una nuova auto.
Preferenze sul Mercato delle Auto
- Nuovo vs. Usato: Mentre il 76% si orienterà verso il nuovo, il 24% opterà per l’usato, principalmente a causa dell’inaccessibilità finanziaria del mercato delle nuove auto.
Preferenze di Alimentazione per la Prossima Auto
- Ibrida: Il 50% del campione desidera un’auto ibrida per motivi ambientali ed economici.
- Endotermica: Il 30% continuerà a guidare veicoli a combustione interna, preferendo la praticità e il minor costo di rifornimento.
- Elettrica: Il 20% si sta preparando al passaggio all’auto elettrica, motivato dalla riduzione delle emissioni e dall’interesse verso nuove tecnologie.
Conclusioni
Il presidente di Areté, Massimo Ghenzer, sottolinea che nonostante la chiarezza degli incentivi, questi si rivelano ancora insufficienti per sostenere una vera svolta verde nel parco auto italiano. La soluzione potrebbe risiedere negli ibridi, sia full che mild, che offrono un compromesso più accessibile tra costo e sostenibilità ambientale.