Stop auto termiche 2035: italiani sempre più critici, 1 su 2 vuole abolizione o rinvio secondo AutoScout24

di 19 Marzo 2025
vehicle on roadway near trees
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Si intensifica il dibattito europeo sul futuro dell’automotive dopo la conferma dello stop alle auto termiche. Il Piano d’Azione per l’industria automobilistica presentato recentemente dalla Commissione Europea, che ribadisce il divieto di immatricolazione per i veicoli con motore a combustione dal 2035, sta generando crescenti malumori tra i cittadini del vecchio continente.

Italiani divisi: maggioranza contraria al divieto, giovani più favorevoli

Una recente indagine condotta da AutoScout24 su oltre 6.000 partecipanti in sei Paesi europei rivela un quadro di crescente scetticismo. In Italia, il 52% degli intervistati si esprime contro lo stop alle auto termiche, chiedendone l’abolizione completa (26%) o almeno un rinvio significativo (23%).

L’analisi demografica mostra una netta divisione: gli uomini e gli over 35 risultano essere i più critici verso questa misura, mentre la fascia più giovane della popolazione mostra un atteggiamento diametralmente opposto. Sorprendentemente, il 18% dei giovani intervistati vorrebbe addirittura anticipare il divieto a prima del 2035.

Un trend europeo: Austria e Germania guidano l’opposizione

Il calo di consensi verso la transizione forzata all’elettrico non è un fenomeno esclusivamente italiano. La ricerca evidenzia un malcontento diffuso in diversi Paesi europei, con percentuali ancora più elevate:

  • Austria: 61% contrario (abolizione o rinvio)
  • Germania: 58%
  • Francia: 55%
  • Italia: 52%
  • Belgio: 48%

Particolarmente significativo il dato relativo a chi chiede l’abolizione totale del divieto: gli austriaci guidano questa classifica con il 42% degli intervistati, seguiti dai tedeschi con il 38%. L’Italia si ferma a poco più del 20%, mostrando una posizione più moderata ma comunque critica.

Auto elettriche: interesse altalenante e nuove opportunità di mercato

L’indagine ha analizzato anche l’evoluzione della percezione dei consumatori verso le auto elettriche nell’ultimo anno. I risultati mostrano un quadro in chiaroscuro:

  • Il 33% degli italiani si dichiara meno propenso all’acquisto di un’auto elettrica nuova rispetto a un anno fa
  • Il 21% si dice invece più interessato all’acquisto

Il mercato dell’usato elettrico mostra segnali ancora più preoccupanti:

  • Il 41% degli intervistati è meno propenso all’acquisto di un’elettrica di seconda mano
  • Solo il 13% mostra un interesse crescente

Questo scenario, tuttavia, sta creando nuove opportunità per chi desidera avvicinarsi alla mobilità elettrica, con un’offerta sempre più ampia, competitiva e con prezzi potenzialmente più vantaggiosi grazie alla maggiore concorrenza.

Tecnologia vs efficienza: opinioni contrastanti

La percezione delle auto elettriche presenta aspetti contrastanti:

  • Per un terzo degli italiani, le auto elettriche sono oggi tecnicamente superiori alle vetture a benzina o diesel rispetto a un anno fa
  • Tuttavia, sul fronte dell’efficienza e della facilità d’uso, la maggioranza continua a preferire i veicoli a combustione tradizionale

Dubbi crescenti sull’impatto ambientale

Un aspetto particolarmente critico per il mercato delle auto elettriche riguarda la percezione del loro reale impatto ambientale:

  • Quasi un italiano su quattro (23%) ritiene oggi che le auto elettriche abbiano un’impronta di CO2 superiore a quella dei veicoli a combustione
  • Questo dato evidenzia una crescente diffidenza verso i benefici ambientali attribuiti alla mobilità elettrica

Il fattore economico resta determinante

Le auto elettriche continuano a presentare prezzi mediamente più elevati rispetto ai modelli tradizionali, e questo aspetto influisce negativamente sulle intenzioni d’acquisto:

  • Il 44% degli italiani afferma di essere oggi meno propenso a spendere di più per un’auto elettrica rispetto a un anno fa
  • Solo il 16% si dichiara disposto ad aumentare il proprio budget per passare all’elettrico

L’analisi degli esperti: necessarie misure concrete

Sergio Lanfranchi del Centro Studi AutoScout24 commenta i risultati dell’indagine offrendo una chiave di lettura costruttiva: “La ricerca offre uno spunto di riflessione: la transizione verso l’elettrico è in corso e, sebbene vi siano ancora sfide da affrontare per rispondere pienamente alle esigenze di mobilità degli automobilisti, i progressi tecnologici e i prezzi medi in calo stanno ampliando le opportunità di scelta“.

Sergio Lanfranchi

Lanfranchi sottolinea l’importanza di accompagnare questo cambiamento con soluzioni pratiche: “È fondamentale accompagnare questo cambiamento con soluzioni concrete, come il potenziamento della rete di ricarica e incentivi mirati, affinché l’elettrico diventi sempre più accessibile e conveniente. In questo contesto, anche l’introduzione dei carburanti sintetici e di altre tecnologie green potrà contribuire a un panorama automobilistico più sostenibile e in linea con le necessità dei consumatori“.

Verso un futuro di mobilità sostenibile ma realistica

L’indagine di AutoScout24 evidenzia la necessità di un approccio più pragmatico alla transizione ecologica nel settore automotive. Se da un lato l’obiettivo di ridurre le emissioni resta prioritario, dall’altro appare sempre più chiara l’esigenza di un percorso graduale che tenga conto delle reali esigenze dei consumatori e delle diverse realtà socio-economiche europee.

Il dibattito su tempi e modalità della transizione ecologica nel settore automotive resta dunque più aperto che mai, con i cittadini europei che chiedono maggiore realismo e gradualità nelle scelte politiche che impatteranno drasticamente sulla mobilità del prossimo futuro.

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