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Timidi segnali di ripresa nel mercato delle auto usate online

Dopo quasi due mesi, è finalmente tempo di ripartire. Comincia la Fase 2 per il nostro Paese, chiamato alla rinascita dopo un periodo di forte criticità a causa della diffusione del Coronavirus. Sono state numerose le contromisure attuate nell’ultimo periodo dal Governo per contenere il rischio di contagio, a beneficio di tutti noi. Queste limitazioni però hanno avuto delle conseguenze e ogni settore produttivo è piombato in una grave crisi dovuta alla gestione della pandemia. Il mondo dell’auto è tra questi.

brumbrum, il primo rivenditore diretto di auto online d’Italia che opera sul sito www.brumbrum.it, ha effettuato una ricerca sul momento attuale del mercato delle auto usate, avvalendosi dei dati raccolti dall’Osservatorio brumbrum, il proprio Osservatorio di rilevazioni e indagini statistiche online in ambito automotive. Per questa analisi brumbrum ha preso in considerazione il numero di vetture messe in vendita e acquistate online in tutta Italia nel periodo precedente alla diffusione del COVID-19 e nelle settimane successive. 

 

Dati sempre molto negativi, ma si vede una timida ripresa

L’emergenza coronavirus ha drasticamente cambiato le nostre priorità: l’interesse d’acquisto degli italiani si è spostato sui cosiddetti beni di prima necessità a scapito di molti settori, tra cui quello automotive, che sta soffrendo particolarmente le attuali misure di contenimento. I dati di vendita nel mondo delle vetture usate online parlano chiaro e nelle ultime settimane i numeri sono in netto calo rispetto all’andamento stagionale. C’è da dire però che negli ultimi sette giorni si sono visti timidi segnali di ripresa.  

Nonostante il primo focolaio in Nord Italia sia stato registrato il 21 febbraio, fino all’8 marzo (data del primo decreto che prevedeva la chiusura della Lombardia) il mercato ha retto l’urto del coronavirus, con dati di vendita in linea con il periodo. Il D.P.C.M. entrato in vigore l’11 marzo, che ha vietato ogni spostamento di persone fisiche dai territori di residenza e ha chiuso la quasi totalità di industrie e aziende, ha portato al crollo drastico delle vendite. Nella settimana dal 9 al 15 marzo il calo è stato del 28% rispetto a gennaio, dal 16 al 22 marzo addirittura del 55%. Nei sette giorni successivi si è registrato il -62%. Stabili i dati delle ultime settimane appena concluse: -58% nel periodo dal 30 marzo al 5 aprile, -56% nella settimana di Pasqua, -60% tra il 13 e il 19 aprile, -55% nei sette giorni successivi. Nell’ultima settimana si registra il -53%, sempre molto negativo rispetto alla media di gennaio, ma comunque è il miglior risultato dal 15 marzo.

 

Più che dimezzato lo stock di auto in vendita online

La paralisi quasi totale dell’usato in rete soffre particolarmente dei problemi di approvvigionamento di vetture. Anche qui dopo il D.P.C.M c’è stato il rapido crollo: dal 9 al 15 marzo il calo è stato del 27%, la settimana successiva il doppio con il -54%. Negli ultimi sette giorni si è registrato però un ottimistico -45%, in controtendenza rispetto alle settimane precedenti. Speriamo che il trend possa continuare anche durante la Fase 2 appena iniziata.

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Scritto da Redazione Auto361

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