-17%. È questo il risultato dei dati di vendita del primo semestre 2020 dell’usato online rispetto allo stesso periodo del 2019. Quasi un quinto di vendite in meno che, unito al -46% del nuovo, sono risultati che hanno messo in seria difficoltà il mondo dell’auto in questi primi sei mesi del 2020. E pensare che l’anno era iniziato con ottime premesse: gennaio aveva fatto segnare +2,3%, un grande febbraio aveva ridato splendore al mercato, chiudendo quindi il bimestre con un +4,7% rispetto allo stesso periodo del 2019. Poi, purtroppo, pandemia e lockdown hanno portato al drastico calo delle vendite. brumbrum, il primo rivenditore diretto di auto online d’Italia che opera sul sito www.brumbrum.it, ha effettuato una ricerca sull’andamento globale del mercato italiano dell’usato in rete nei primi sei mesi del 2020 avvalendosi dei dati raccolti dall’Osservatorio brumbrum, il proprio Osservatorio di rilevazioni e indagini statistiche online in ambito automotive.
-24% nel Q2, aprile mese più disastroso
Si è appena chiuso il Q2 del 2020 che fa segnare un prevedibile -24%. Questo si aggiunge al -10,2% del primo trimestre, per un totale del -17% dei primi sei mesi dell’anno rispetto allo stesso periodo del 2019. In questa prima parte dell’anno quindi domina il segno meno: a marzo, agli inizi dell’emergenza coronavirus, il mercato auto usate online ha fatto segnare un importante -37,2%, seguito da un disastro aprile, con il record di -52,8%. A maggio invece l’inizio della risalita: con la fine del lockdown e la riapertura delle imprese, il mercato si è un minimo rialzato con un incoraggiante -13,9%.
Giugno 2020: la luce in fondo al tunnel?
Il peggio è passato? Si spera. Dopo mesi di sofferenza finalmente l’andamento del mercato migliora: giugno fa registrare -7,6% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Vero, il Q2 è assolutamente disastroso ma è un risultato che fa ben sperare. Ora arriva l’estate, ci si augura che il trend positivo possa continuare.
Malissimo anche lo stock online
Con fabbriche e concessionari che hanno chiuso per diverso tempo, è stato complesso nei mesi dell’emergenza sanitaria anche l’approvvigionamento di vetture. Sono stati molti i problemi di stock per il settore. Già da marzo le vetture in vendita sono drasticamente calate, ben il 39% in meno rispetto a marzo 2019. Ma è stato aprile naturalmente il mese peggiore, con uno sconfortante -52,6%. Da maggio in poi la situazione è migliorata sensibilmente con un -9%, giugno 2020 ancora meglio con solo il -2%. Purtroppo, questo miglioramento non basta: il dato conclusivo del Q2 è -20,5% rispetto al 2019, l’intero semestre chiude con un -15,1%.
Difficile fare previsioni a medio-lungo termine. Ci si augura che il trend positivo visto nelle ultime settimane possa proseguire anche nei mesi estivi, in modo da ridare ossigeno a un settore messo in seria difficoltà dall’emergenza sanitaria.