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Come scegliere auto ibrida, i migliori consigli da seguire

white car charging
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Pensate che tutte le vetture ibride siano uguali? Assolutamente no, dal momento che una Panda ibrida può differire notevolmente rispetto ad una vettura dotata di un sistema denominato in modo simile, ma non uguale. Ad esempio, siete a conoscenza del fatto che, nel settore delle ibride, ci sono tre categorie ben precise a cui bisogna fare riferimento? Si tratta di Full-hybrid, Mild-hybrid e Plug-in hybrid.

È chiaro che si tratta di modelli che si differenziano in base a diversi aspetti: non è questione unicamente del prezzo, ma a incidere sono anche i consumi di energia e i vari costi di gestione che bisogna sopportare. Proviamo a capire tutti gli aspetti da tenere in considerazione per poter individuare la vettura ibrida che più è in grado di soddisfare le proprie esigenze.

Le vetture mild-hybrid

Si tratta di una definizione che è stata data per individuare quei modelli che possono contare sulla presenza di un propulsore elettrico che è in grado di dare una notevole mano in fase di accelerazione al normale propulsore che può agire a benzina oppure a diesel. Si tratta di un sistema che offre la possibilità di recuperare un bel po’ di energia nel corso delle fasi di decelerazione e, di conseguenza, comportano l’effetto principale di incrementare l’efficienza totale del sistema di trazione.

Il fatto di poter contare su una simile componente elettrica consente alla vettura di circolare lasciando attivi praticamente tutti i vari sistemi elettrici di cui è dotata a bordo. Ed è chiaro che, d’altro canto, consente di evitare che proprio questi ultimi possano andare a consumare eccessiva energia, per poi pesare sui consumi di carburante. Si tratta di una proposta decisamente smart, ma che ha il suo punto debole principale in termini di potenza erogata dal propulsore elettrico e a livello di consumi.

Le vetture full-hybrid

Le auto ibride che vengono comprese nella categoria full hybrid si caratterizzano per poter contare sulla presenza di una batteria di dimensioni più elevate in confronto a quelle denominate mild hybrid. Non è l’unico vantaggio, dal momento che tali vetture sono dotate di un livello di potenza superiore in riferimento al propulsore elettrico.

Di conseguenza, è facile notare come le auto full hybrid possano affrontare anche lunghi percorsi in modalità unicamente elettrica, mantenendo certamente delle velocità piuttosto basse. Altrimenti, possono viaggiare “a velocità di crociera”. Ovvero, si può pensare di spegnere il propulsore termico oppure effettuare la disconnessione della frizione nel momento in cui si rilascia il gas in fase di sprint. In questo modo, ecco che si risparmia un bel po’ di carburante e anche le prestazioni e il comfort ne traggono beneficio e non poco. Va detto, però, che l’unico problema che è strettamente correlato con le auto full hybrid è legato al prezzo d’acquisto. Infatti, in confronto a tanti altri modelli ibridi, le vetture full hybrid si caratterizzano per avere un prezzo di listino certamente più alto, ad esempio in confronto alle mild hybrid, anche se va detto che i benefici, dal punto di vista dei consumi, sono piuttosto evidenti.

Le vetture plug-in hybrid

Cosa cambia rispetto alle vetture full-hybrid? Semplicemente il fatto di poter essere ricaricate sfruttando un’adeguata presa di corrente. Di conseguenza, permettono a chi è alla guida di scegliere di percorrere anche numerosi chilometri mantenendo disattivato il propulsore termico. La principale problematica da risolvere, in questo tipo di modelli elettrici, è senz’altro legata al fatto che il prezzo di acquisto è ancora particolarmente alto. D’altro canto, però, è chiaro che a beneficiarne, in caso di acquisto di una vettura plug-in hybrid, saranno sia i consumi, ma si potrà vedere la differenza anche dal punto di vista dei comfort e a livello di prestazioni su strada.

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Scritto da Egidio

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