L’interesse mediatico attorno alla Formula 1 non conosce crisi e, anzi, anche per il 2023 le maggiori aziende globali hanno deciso di investire sulla sponsorizzazione di scuderie e piloti, intravedendo nella visibilità di questo sport un ottimo strumento di marketing. Più precisamente, nella stagione appena iniziata, si contano ben 275 programmi di sponsorizzazione, suddivisi tra i 10 team partecipanti, per un elenco che coinvolge colossi appartenenti a diversi settori.
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275 sponsorizzazioni per la Formula 1 2023
Ammonta a 275 il numero di sponsorizzazioni che interessano il grande circo della Formula 1 per il 2023, un numero elevato che evidenzia come l’interesse per questo sport sia tutt’altro che in calo. Non è un caso, infatti, che grandi multinazionali come Puma, la storica Pirelli, HP, Yahoo! e Mitsubishi continuino a destinare grosse somme per comparire sulle livree delle auto in corsa o comunque per far parte degli sponsor che orbitano attorno alle gare, una scelta che si rivela molto redditizia in termini di visibilità globale e ritorni economici.
Le società che sponsorizzano la Formula 1 2023 provengono, come detto, da settori anche molto differenti tra loro, tra i quali compaiono per esempio quello petrolifero e l’elettronica, tuttavia non si può non notare la continua crescita della presenza di aziende del mondo digitale e del web, sempre più numerose e pronte a investire grosse cifre nelle sponsorizzazioni sportive.
Le maggiori compagnie petrolifere sponsorizzano la Formula 1
Per uno sport che vede al centro dell’attenzione i motori, è inevitabile che gran parte delle sponsorizzazioni arrivi dai settori più vicini a questo mondo: le compagnie petrolifere sono, da questo punto di vista, tra le società storicamente più attive nel campo della Formula 1, con investimenti che interessano sia le singole scuderie che gli eventi nel loro complesso. Shell ed Esso, per esempio, mantengono saldo il loro rapporto rispettivamente con Ferrari e Red Bull, mentre Petronas opera addirittura come main partner di Mercedes, tanto che il suo nome compare all’interno di quello della scuderia, la Mercedes AMG Petronas.
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Le grandi società digital investono nella F1 2023
Molto interessante da un punto di vista economico è il discorso riguardante le grandi aziende del web e del digital, che sempre più spesso legano il proprio nome allo sport consapevoli dell’importanza in termini di visibilità e di coinvolgimento di investire su eventi vicini ai gusti dei propri utenti: pare infatti, statistiche alla mano, che una grande fetta di coloro che amano svolgere alcune attività online, come quelle di gioco, siano al tempo stesso molto interessati allo sport in generale.
Fa notizia, dunque, la partnership per il secondo anno consecutivo tra il noto brand PokerStars e Oracle Red Bull Racing: la società che gestisce una delle piattaforme di poker e casino più frequentate a livello globale ha infatti scelto di continuare a sponsorizzare la scuderia organizzando anche specifici programmi per accontentare i fan della F1, come nel caso dei filmati del dietro le quinte delle gare pubblicati su YouTube e dei premi speciali offerti nei fine settimana di gara.
Tra i brand legati a digital e tecnologia a comparire nella lista delle sponsorizzazioni 2023 troviamo poi BitDefender, leader nei software di cybersecurity, Zoom, la società che ha dato vita a uno dei software per videoconferenze online oggi più usati al mondo, il social network Tik Tok e Yahoo!, un marchio che ha fatto la storia del web e che non ha bisogno di presentazioni.
Moda, banche e non solo: alcune delle sponsorizzazioni più importanti
Tra le 275 aziende che sponsorizzano la Formula 1 quest’anno troviamo realtà di varie dimensioni e varia natura, accomunate dall’idea di investire sullo sport e sui motori. Non mancano infatti realtà provenienti da settori molto distanti gli uni dagli altri, come moda e abbigliamento, banca e finanza e beni di largo consumo. Basta infatti scorrere la lista per individuare diversi brand noti in tutto il mondo, da Tommy Hilfiger a Puma, Giorgio Armani e Kappa, passando per il gruppo bancario Santander, la catena di supermercati Walmart, la multinazionale di beni di consumo Unilever titolare di oltre 400 marchi distribuiti in tutto il mondo, Coca Cola, Microsoft e Technogym.