Il mercato dell’auto in Europa continua la sua crescita con un’accelerazione significativa a marzo 2023. In totale sono state immatricolate 1.422.147 vetture, segnando un aumento del 26,1% rispetto all’anno precedente. Nel primo trimestre dell’anno, le immatricolazioni sono state 3.235.951, con un saldo positivo del 17,5% rispetto allo stesso periodo del 2022.
Cinque dei maggiori mercati europei hanno registrato una crescita, con la Spagna in testa con un aumento del 66,1% rispetto all’anno precedente. L’Italia segue al secondo posto con una crescita del 40,7%, seguita dalla Francia al terzo posto con un aumento del 24,2%, e dal Regno Unito al quarto posto con un incremento dell’18,2%. La Germania, invece, si posiziona al quinto posto con una crescita del 16,6%.
Nel primo trimestre dell’anno, la Spagna continua ad essere il leader con un aumento del 44,5%, seguita dall’Italia (+26,2%), Regno Unito (+18,4%), Francia (+15,2%) e Germania (+6,5%). In marzo, l’Italia scende al quarto posto, ma rimane al terzo posto nel trimestre tra i cinque maggiori mercati.
Tuttavia, l’Italia si posiziona all’ultimo posto per le immatricolazioni di auto “con la spina” (BEV) nel mese di marzo, con una quota del 9,1% sul totale. Le BEV sono al 4,8% e le PHEV al 4,3%, molto lontane dalla Germania (BEV al 15,7%, PHEV al 6% in calo per la fine degli incentivi), dalla Francia (BEV 16,8%, PHEV 8,6%) e dal Regno Unito (BEV 16,2%, PHEV 6,2%). Anche la Spagna supera l’Italia con una quota del 4,3% per le BEV e del 6% per le PHEV.
L’Italia si posiziona all’ultimo posto anche nella classifica della quota di mercato delle auto elettriche e ibride plug-in nel trimestre, con le BEV al 3,8% e le PHEV al 4,4%. Al primo posto si trova la Francia (BEV 15,4%, PHEV 8,7%), seguita dal Regno Unito (BEV 15,4%, PHEV 6,4%), la Germania (BEV 14,2%, PHEV 5,6%) e la Spagna (BEV 4,5% e PHEV 6,3%).
Andrea Cardinali, Direttore Generale dell’UNRAE, ha sottolineato l’importanza di colmare il divario che separa l’Italia dagli altri maggiori mercati per la diffusione di auto elettriche, affermando che ciò è essenziale per il bene della qualità dell’aria, dell’attrattività turistica del Paese e per il futuro della filiera industriale italiana.
“Il forte divario che ci separa dagli altri maggiori mercati per diffusione di auto ‘con la spina’ va colmato velocemente per il bene della nostra qualità dell’aria, della nostra attrattività turistica, per il ruolo del nostro mercato, che rischia un pericoloso declassamento, ma anche per il futuro della nostra stessa filiera industriale”, commenta Andrea Cardinali, Direttore Generale dell’UNRAE.
“Nei prossimi anni la transizione energetica dovrà essere accompagnata da una chiara agenda di Governo, con un coordinamento stabile e programmato tra industria, mercato e istituzioni e attraverso i necessari sostegni alla domanda e all’offerta”, sottolinea Cardinali e aggiunge: “Per quanto riguarda le aree metropolitane, se si vuole perseguire una trasformazione profonda, veloce ed efficace, sarà indispensabile una stretta sinergia fra le scelte in materia di mobilità e quelle in ambito urbanistico, adeguando infrastrutture e spazi cittadini soprattutto nelle zone ad alta densità abitativa”.
Il Direttore Generale ha evidenziato come l’Italia sia ancora lontana dagli obiettivi europei in materia di riduzione delle emissioni di CO2, ed ha invitato tutti gli attori della filiera, dal Governo alle case automobilistiche, a lavorare insieme per accelerare la transizione verso la mobilità sostenibile.