Quest’anno gli automobilisti italiani devono fare i conti con una serie di aumenti dovuti all’inflazione e al caro-vita. Dopo la maggiore spesa per i carburanti, è il turno delle tariffe RC Auto: a marzo 2023 si è registrata un’impennata dei prezzi, con il premio medio che si è attestato sui 407,3 euro, un importo più alto del 19,21% rispetto allo stesso mese del 2022 – quando era pari a 341,67 euro.
Un modo per arginare gli aumenti delle tariffe è di confrontare le offerte delle diverse compagnie: un aiuto arriva dai comparatori online, con cui si può scegliere il preventivo assicurazione auto più adatto alle proprie esigenze e risparmiare sul prezzo. In particolare, utilizzando il servizio di comparazione di Segugio.it si può tagliare la spesa di oltre il 50% nel 29,1% dei casi.
Risparmiare sull’RC Auto: attenzione alla formula di guida
Per arginare l’aumento delle tariffe è sempre importante tenere presente dei fattori che incidono sul premio RC. Uno di questi è la formula di guida, ossia quanti utenti si metteranno alla guida della vettura, un’informazione che consente alla compagnia di calcolare il rischio assicurativo.
Esistono tre tipologie di formule:
- guida libera;
- guida esperta;
- guida esclusiva.
Nel dettaglio, la guida esclusiva, in cui l’auto assicurata può essere utilizzata da un unico conducente, e la guida esperta, con l’età minima del guidatore che deve partire dai 22-26 anni, consentono di ottenere un risparmio sostanzioso sul premio RC Auto, perché portano a una riduzione delle probabilità di incidente.
Secondo l’Osservatorio di Segugio.it, la formula di guida esperta è quella più diffusa, con il 58,5% dei preventivi totali: il risparmio rispetto alla guida libera è notevole, rispettivamente 349 euro contro 579 euro, mantenendo però la possibilità di far guidare l’auto a più conducenti. Quasi un terzo degli assicurati (il 28,7%) utilizza invece la formula di guida esclusiva, che prevede un premio medio di 413,3 euro.
Montare la scatola nera conviene?
In Italia circa sette milioni di autovetture sono assicurate con una polizza che prevede l’installazione della cosiddetta scatola nera (o black box). Si tratta di un dispositivo che permette di monitorare diversi parametri riguardanti il mezzo di trasporto e il comportamento del guidatore. I dati raccolti tornano utili in caso di sinistro per chiarire le dinamiche effettive dell’incidente: il maggior controllo permette alla compagnia di arginare il pericolo di frodi, garantendo a chi stipula uno sconto del 20/25% sul costo dell’RC Auto.
La polizza con scatola nera può però risultare meno conveniente in fase di rinnovo. Uno studio dell’IVASS (Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni), ha stabilito che la black box determina una riduzione del tasso di cambio compagnia del 60%, in quanto i dati raccolti da questi dispositivi non sono trasferibili tra le varie compagnie. Dunque, il cliente è più esposto al fenomeno del price walking, ossia l’aumento del premio rispetto a quello praticato ai nuovi assicurati: quest’ultimi usufruiscono mediamente di uno sconto fino al 19% rispetto a un utente che deve rinnovare.
Le garanzie accessorie: meglio utilizzare solo quelle che servono
Le garanzie accessorie comportano un aumentodel costo della polizza: allo stesso tempo, però, consentono di risparmiare sugli eventuali dannilegati all’evento coperto dalla garanzia scelta. Per questo motivo, è sempre opportuno scegliere quelle più adatte alle proprie esigenze, escludendo quelle meno utili.
Tuttavia, secondo un’indagine di Segugio.it, c’è una scarsa propensione a scegliere coperture assicurative diverse dall’RC. Da un confronto con alcuni Paesi europei, risulta come in Italia solo il 21,9% dei premi auto riguarda le garanzie accessorie, contro il 49,4% della Spagna e il 64% della Francia (dati relativi al 2021).
La minor propensione ad assicurarsi è da attribuire ad alcuni fattori, tra cui il maggior costo dell’RC obbligatoria – in Italia costa in media quasi il doppio rispetto alla Spagna – e la generale sottoassicurazione.