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UNRAE: Incentivi Cruciali per Rilanciare il Mercato Auto Italiano

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Il panorama automobilistico italiano ha recentemente affrontato un rallentamento significativo, segnando una diminuzione del 3,7% nelle immatricolazioni di nuove auto a marzo 2024, rispetto allo stesso periodo del 2023. Tale contrazione si è verificata nonostante una crescita complessiva del 5,7% nel primo trimestre dell’anno, dimostrando una tendenza generale positiva ma con specifiche sfide nel breve termine. Questo rallentamento è in gran parte dovuto al ritardo nell’implementazione degli incentivi governativi per veicoli a basse emissioni, in particolare per le auto elettriche (BEV) e ibride plug-in (PHEV), che hanno registrato una quota di mercato del 3,3% e 3,5%, rispettivamente.

La lentezza nell’attuazione di queste misure incentivate ha posto l’Italia in una posizione di svantaggio rispetto ad altri importanti mercati europei, dove politiche simili sono state adottate con maggiore anticipo e determinazione. L’UNRAE, l’associazione rappresentativa del settore, ha espresso preoccupazione per questo ritardo, evidenziando come la mancanza di azioni rapide possa limitare l’impatto positivo previsto degli incentivi sull’industria automobilistica italiana nel 2024.

Per rispondere a queste sfide, l’UNRAE ha sollecitato il governo a eliminare il limite di prezzo imposto alle auto con emissioni da 0 a 20 g/Km, o almeno ad equipararlo a quello delle auto nella fascia di emissione 21-60 g/Km. Inoltre, l’associazione ha chiesto una revisione del trattamento fiscale per le auto aziendali in uso promiscuo, proponendo di agire sulla detraibilità IVA e sulla deducibilità dei costi in funzione delle emissioni di CO2, oltre a ridurre il periodo di ammortamento a 3 anni. Queste misure sono viste come essenziali per rilanciare la competitività del settore automobilistico italiano e per accelerare il rinnovo del parco circolante, contribuendo significativamente alla transizione energetica verso una mobilità più sostenibile.

La situazione attuale del mercato riflette una complessa interazione tra fattori economici, tecnologici e normativi. La resilienza e l’adattabilità dell’industria automobilistica saranno cruciali per navigare in questo scenario in continua evoluzione, dove la sostenibilità ambientale si conferma sempre più come una priorità strategica. In questo contesto, l’impegno del governo e delle aziende nel sostenere l’innovazione e nell’adottare politiche incentivate mirate potrebbe giocare un ruolo determinante nel modellare il futuro del settore automobilistico italiano, orientandolo verso una crescita sostenibile e inclusiva.

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Scritto da Redazione Auto361

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