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Altroconsumo, più rischi che benefici da aumento limiti a 150 km/h

Il ministro delle infrastrutture, Matteo Salvini, sta valutando l’ipotesi di innalzare il limite di velocità in alcune tratte autostradali da 130 km/h a 150 km/h. Tuttavia, secondo Altroconsumo, i benefici sui tempi di percorrenza sarebbero esigui rispetto all’impatto negativo che questa misura potrebbe avere sull’ambiente e sulla sicurezza stradale.

Limiti di velocità autostradali: cosa prevede la modifica

La modifica riguarderebbe solo alcune tratte autostradali che soddisfino determinati requisiti: ad esempio, le autostrade dovrebbero avere almeno tre corsie, un percorso prevalentemente rettilineo e sistemi tutor per il controllo della velocità. Anche se il nuovo Codice della strada prevede già questa possibilità in determinate circostanze, nessun tratto autostradale italiano ha applicato un limite di velocità di 150 km/h.

Impatto ambientale dell’aumento del limite di velocità

L’innalzamento del limite di velocità porterebbe a un aumento dei consumi di carburante, che è direttamente collegato all’aumento delle emissioni di inquinanti. Viaggiando a una velocità superiore ai 120 km/h, si consuma circa il 10% di carburante in più ogni 10 km/h di velocità in più (un valore che può variare in base alle caratteristiche del veicolo). Passando da 130 km/h a 150 km/h, il consumo di carburante aumenterebbe del 20%. Ad esempio, un’auto che a 130 km/h consuma 8 litri ogni 100 chilometri, a 150 km/h consumerà circa 9,7 litri. Di conseguenza, l’aumento dei consumi porterebbe ad un aumento delle emissioni di CO2 direttamente proporzionale al consumo di carburante, ovvero il 10% in più di emissioni ogni 10 km/h di velocità in più. Quindi, viaggiando a 150 km/h invece che a 130 km/h, si potrebbe stimare un aumento delle emissioni di CO2 del 20%.

Impatto sulla sicurezza stradale

L’innalzamento del limite di velocità avrebbe un impatto molto negativo sulla sicurezza stradale degli automobilisti. Viaggiando a 150 km/h invece di 130 km/h, servirebbero oltre 40 metri in più per arrestare completamente il veicolo in caso di necessità, secondo le stime di Altroconsumo. Inoltre, all’aumentare della velocità, cresce la possibilità che l’auto sbandi e che si possa perdere il controllo in caso di un rapido e brusco input sul volante. In autostrada, una manovra di questo tipo potrebbe essere necessaria, ad esempio, quando bisogna reagire prontamente a un cambio di corsia improvviso da parte di un altro conducente

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Scritto da Redazione Auto361

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